“Spazio Volterra”
Continua l’apertura delle mostre a Spazio Volterra
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Visto il grande successo e l’affluenza di pubblico che ha accolto l’apertura del nuovo Spazio Volterra, il centro espositivo – culturale della Fondazione Cassa di Risparmio di Volterra, recentemente inaugurato in occasione dei 25 anni dalla costituzione della Fondazione, continua la sua apertura al pubblico. In particolare sarà quindi possibile visitare i 3000 metri quadrati magistralmente recuperati dal restauro dell’ex ospedale civile e le mostre che lo spazio ospita, fino al 2 dicembre tutti i fine settimana e dall’8 dicembre tutti i giorni. Inoltre anche nuovi laboratori saranno organizzati nella struttura modulare. Sarà un grande opportunità per chi ancora non ha avuto occasione di visitare le due esposizioni che la Fondazione ha voluto dedicare a due illustri artisti volterrani, recentemente scomparsi: Mino Trafeli con la mostra Ambiguità dell’Arte: omaggio a Mino Trafeli e Mauro Staccioli con Mauro Staccioli: arte come esperienza, realizzata grazie alla disponibilità e collaborazione dell’Archivio Staccioli, evidenziando il significativo legame di questi artisti noti e stimati in tutto il mondo che avevano con la città di Volterra. Sarà possibile visitare anche le sale dedicate alle rare opere della collezione Mino e Giovanni Rosi, donate alla Fondazione con dipinti di Guttuso, Carrà, Morandi, Corot, ma anche disegni di Pontormo, Bernini, Durer e un raro quadro della scuola di Leonardo Da Vinci. Resta aperta anche l’area al primo piano dell’edificio con Donazioni ad Arte: la Collezione della Fondazione Cassa di Risparmio di Volterra, quasi interamente dedicata all’esposizione di parte del ricco corpus di Donazioni che negli anni la Fondazione Cassa di Risparmio di Volterra ha raccolto, perseguendo i fini istituzionali della conservazione e valorizzazione di opere e artisti significativi per la città di Volterra. In esposizione opere delle Donazioni Dino Caprai, Leonetto Cozzi, Paolo Molesti, Volterra 73.15, Licio Isolani, Giuseppe Guarguaglini. Si tratta di un ampio excursus storico che, oltre a presentare opere databili dal XV secolo ad oggi, vuole raccontare la curiosità, la conoscenza e la tecnica di uomini che hanno costruito la propria esistenza intorno all’atto creativo. Un raccolto ma importante spazio dell’area espositiva è dedicato alla civiltà etrusca, intesa come più significativa radice culturale e storica della città nella mostra Artisti e artigiani della civiltà etrusca: reperti e opere mai visti. Grazie alla collaborazione della Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio per le Province di Pisa e Livorno, sono visibili reperti e opere mai esposti in precedenza al pubblico: importanti corredi funerari provenienti dalla tomba a loculo dei Marmini, dalla Necropoli delle Ripaie e una straordinaria urna in selagite dalla Necropoli di Badia. L’ingresso è gratuito.
La cura delle mostre è di Giulia Cavallo. L’allestimento degli spazi espositivi di Valerio Di Pasquale
Spazio Volterra si arricchisce di due nuove importanti opere dell’artista Renato Frosali posizionate con suggestive istallazioni nell’area archeologica
Due nuove opere si aggiungono alle mostre già in corso allo Spazio Volterra, il centro espositivo – culturale della Fondazione Cassa di Risparmio di Volterra, recentemente inaugurato in occasione dei 25 anni dalla costituzione della Fondazione. Si tratta di due dipinti di particolare impatto dell’artista toscano Renato Frosali, collocati attraverso una particolare e suggestiva istallazione di luci nell’area archeologica ospitata all’interno dell’edificio. Le opere contestualizzate nell’ambiente che le ospita esprimono così un valore aggiunto proprio perché parlano di amore e di morte. IL TRAGICO GUADO. Viaggio di un Poeta in fuga è il dipinto che Frosali dedica alla vicenda del poeta di origine turca Michele Marullo. Lo stesso artista racconta come quest’opera gli sia stata ispirata dalla lettura di un libro di Tomaso Montanari che aveva rievocato la vicenda del poeta presente alla corte di Giovanni De Medici, ritratto anche da Sandro Botticelli (l’opera è conservata al Prado), che nel 1500 si trovava in visita all’amico e umanista Raffaello Maffei, a Volterra e da qui, spinto dall’irrefrenabile desiderio di raggiungere la sua “donna bellissima” a Costantinopoli, incurante del maltempo e degli avvertimenti dell’amico, decise di partire, ma il temporale aveva gonfiato le acque del fiume Cecina e il guado gli fu fatale. Nelle sue acque trovò la morte. Una lapide nella Pieve di Pomarance celebra questo evento. Frosali ricorda come anche un gruppo di intellettuali, tra i quali Benedetto Croce, Piero Calamandrei, Luigi Russo si recarono, qualche secolo dopo, a far visita a quei luoghi, per rendere omaggio al poeta. Questa suggestiva storia ha ispirato l’artista che ha voluto immortalare la vicenda nella sua opera che vuole rappresentare il momento del trapasso di Marullo, immaginando romanticamente l’anima del poeta che vaga nella notte sopra le acque del fiume Cecina. Il percorso verso la morte è reso evidente dalle tre lastre di gesso poste sotto il dipinto: i piedi di Marullo, le sue impronte e poi il nulla. L’altra opera esposta, L’ultimo mendico appartiene ad una sere di dipinti che l’artista ha dedicato alle case di Pompei. L’opera esposta rappresenta un mendicante intento a reperire il cibo per la cena. Gli scavi archeologici condotti nella domus appartenuta al personaggio oggetto del dipinto, hanno portato alla luce resti e carcasse di animali abbandonati nelle vie di Pompei invase dalla lava del vulcano. La forza drammatica, l’inquietante pathos che da entrambe le opere emana si sposa perfettamente con gli spazi che le ospitano, mettendo in evidenza come le radici dei lavori di Renato Frosali affondino nei meandri della storia e nella scultura funeraria etrusca.
L’allestimento degli spazi espositivi è di Valerio Di Pasquale
Spazio Volterra via Persio Flacco 2, Volterra
Per informazioni e prenotazioni: 0588 80329 – info@fondazionecrvolterra.it
Per prenotare una visita guidata contattare l’Associazione Vademecum: 331/2733472 – vademecumvolterra@gmail.com
Leggi Tutto....I MEDICI e la VERITA’ sul SACCO di VOLTERRA
La vera storia del sacco di Volterra
“Ma in realtà, come è andata la vera storia del sacco di Volterra?”. Questa una delle domande più ricorrenti tra i volterrani, quando hanno potuto seguire su RAI 1 la seconda serie della fiction e sono rimasti incuriositi da Lorenzo dei Medici, detto il Magnifico, che non sembrava quella figura poco positiva di cui tutti avevano sentito parlare.Ecco che allora il Consiglio della PRO Volterra, in accordo con l’Amministrazione Comunale, ha creduto interessante organizzare una serata, aperta a tutti, nel corso della quale fornire una sintetica ma realistica ed esauriente presentazione del personaggio e dei suoi rapporti con la nostra città.
Venerdì 18 gennaio, alle ore 17, in Sala del Maggior Consiglio, sarà dunque possibile avere un ritratto del personaggio, grazie al prof. Renato Bacci che parlerà del politico e del poeta, a cui farà seguito Claudio Gazzarri con una ricostruzione sintetica ma puntuale del sacco, per poi concludere con letture di Simone Migliorini, sempre inerenti l’argomento,accompagnato da virtuosi rappresentanti della Accademia della musica.
Al termine, per chi lo vorrà, sarà possibile visitare gratuitamente, un’interessante mostra che il Comune ha allestito al 3° piano del Palazzo Comunale, esponendo materiali relativi ai Medici,conservati all’interno dei nostri Musei.
Un pomeriggio davvero interessante quello di venerdì 18 gennaio, a cui Pro Volterra e Comune invitano tutti a partecipare.
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- Controllo e gestione stomie
- Monitoraggio parametri vitali
- Osservazione stato alimentazione
- Gestione e controllo sondino naso gastrico
- Servizio di prelievo e consegna del campione ematico presso laboratori di analisi
- Cura, prevenzione e riabilitazione
- Riabilitazione e rieducazione posturale
- Terapia generale dell’artrosi
- Terapia occupazionale e del movimento
- Linfofrenaggio manuale
- Fisiochinesiterapia
Un supporto concreto per disturbi di:
- Comunicazione e linguaggio
- Masticazione e deglutizione
“Gita”: la valigia-robot
Dal centro di ricerca americano Piaggio Fast Forward arriva il robot che si impegna a “facilitare uno stile di vita pedonale”. Si chiama Gita e verrà messo in produzione a fine 2018. Il particolare mezzo di trasporto possiede un vano capace di portare un peso fino a 22 chilogrammi e attraverso un complesso sistema ottico è in grado di muoversi autonomamente e di seguire passo passo uno o più utenti umani ad esso collegati. “La nostra idea è quella di liberare le strade dalle auto – ha spiegato il direttore di PFF Jeffrey Schnapp – e fornire alle persone che si possono muovere camminando un’alternativa al portabagagli”.
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